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Stefano Fusilli: #fuoridallerighe

Sono “Fuso” per gli amici. Il mio soprannome, seppur evidente di estrazione dal cognome, mi è stato affibbiato sin da piccolo in quanto sono sempre stato un po’ #fuori #dalle #righe. Affascinato dallo sport fin dalla giovane età, ho iniziato ad approcciare il mondo sportivo con il calcio nel ruolo di portiere e fu da lì che, grazie alle mie uscite kamikaze sugli avversari e alla musica metal che ascoltavo, che il soprannome cominciò ad appiccicarsi a me. Seppur coinvolto dal mondo del pallone volevo di più. Il rombo dei motori mi chiamava e iniziai ad avvicinarmi alle #gare #motociclistiche fino ad arrivare alla selezione per il campionato monomarca.
Ero sulle ali della felicità nell’attesa di iniziare questa nuova avventura, ma una sera rientrando a casa, nell’affrontare un incrocio, la sorte decise di cambiare la mia vita. #Scontrandomi con un’#auto che non rispettò la precedenza, ruppi un po’ di vertebre e così mi ritrovai a dover affrontare una #nuova #vita #da #seduto.
Dopo quasi due anni di ospedali tra acuto e riabilitazione, cominciai ad affrontare questa nuova situazione diplomandomi come #tecnico informatico e poi entrando nel mondo del lavoro proprio come programmatore, per poi vivere una bellissima esperienza da ‘#Discotecaro’.
Nonostante però l’integrazione viaggiasse a gonfie vele, mi mancava lo sport e in special modo i motori. Iniziai a provare con il #basket in carrozzina, per poi passare al #tennis, ma seppur sport molto piacevoli, non potevo competere più di tanto per i problemi causati dalla mia lesione che coinvolge anche una mano. Cercavo comunque in questo periodo di rientrare in qualche modo nello sport dei motori, ma all’epoca la strada era sbarrata alle persone con disabilità. Finché un giorno, dopo un bel po’ di anni, venni a conoscenza della scuola piloti di Clay Regazzoni riservata a chi ha una disabilità. Mi iscrissi subito e da lì iniziai la mia #carriera di #pilota che nel 2017 mi portò a #vincere la classe Campionato Italiano Supercup.
Ma per fare il pilota bisogna avere una certa preparazione fisica e ad ogni visita medico sportiva, mi veniva raccomandata dai medici di fare palestra o comunque attività fisica. Fu così che, assodato che in palestra non era possibile andare per problemi di accessibilità agli attrezzi e che gli altri sport in carrozzina affrontati non mi davano soddisfazione, accettai l’invito di Lucio Vicentini a provare una nuova #disciplina riservata alle #disabilità #gravi: il wheelchair rugby.
Dal 2011 non ho mai smesso di frequentare questo universo coinvolgente che ti fa tirare fuori il 110% e che fa gruppo, fa scorrere #sudore e #adrenalina e dà soddisfazioni, anche perché ho fatto parte per un po' della Nazionale italiana girando l’Europa e partecipando a molti tornei internazionali.
Con la complicità di Lucio Vicentini, Angelo Fontana e Nicola Giuriolo siamo riusciti a creare una squadra a Vicenza, i #4Cats H81 e ci troviamo due volte alla settimana per allenarci. Siamo riusciti a coinvolgere altri ragazzi, formando un team di 10-12 persone tra staff e atleti. E ora puntiamo alla conquista del campionato!
#fispes #oltremodoltre #fispesland #pluriability #wheelchairrugby #rugby #iwrf #tetraplegia #tetraplegic #pilota #4cats #sudoreeadrenalina #fuoridallerighe