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Nicky Russo: #combattente

Sono nato a Montreal in Canada l’1 agosto del 1974, ma sono italiano e più precisamente lucano. Ho 46 anni e sono affetto dal 2002 di #sclerosi #multipla, malattia che ha tracciato un solco profondo nella mia quotidianità. Inevitabilmente la mia vita è un racconto a due fasi, il prima e il dopo la sclerosi multipla. Da ragazzo non stavo mai fermo, ho sempre fatto #sport, spaziavo dal calcio alla pallavolo, dal tennis alla palestra e a periodi alterni praticavo atletica: #getto #del #peso. Questa specialità ha segnato il periodo più bello e ricco di emozioni della prima fase: l’approdo al Gruppo Sportivo dell’Esercito dove ho vissuto un anno fantastico, realizzando il mio #personale con la misura di #15 metri.
Entrando nel mondo del lavoro mi sono trovato ad aver meno tempo per allenarmi e ho iniziato a dedicarmi solo al calcio e, ogni tanto, a qualche partita di calcetto con gli amici. Ruolo: attaccante di sfondamento. Nel febbraio 2002, proprio la mattina seguente ad una partita infrasettimanale di calcio, #non #riuscivo più ad #alzarmi dal letto, la gamba destra era rigida e dava la sensazione di essere in fiamme. Fatti i vari controlli, la prima diagnosi fu: sospetta malattia demielinizzante, successivamente confermata in sclerosi multipla. È stato un #fulmine a ciel sereno, in una parola terrificante; la mia vita si è fermata.
Poi piano piano, grazie al sostegno della mia famiglia, ho iniziato a riprendermi lavorando su me stesso e #riscoprendomi #forte. Una #forza che non ha nulla a che vedere con i muscoli, ma che parte dalla testa e ti #esplode #dentro. Con questa forza interiore e con gli annessi e connessi della malattia, ho reimparato a vivere, frequentando posti nuovi e persone diverse. La malattia inevitabilmente mi ha tolto tanto - inutile negarlo -, però le vie traverse che mi ha portato a percorrere mi hanno fatto conoscere Catia, una donna che amo e mi ama tant’è che nel 2004 ci siamo sposati e oggi abbiamo due splendidi figli, Mario ed Angelo.
Nel frattempo, abbandonati gli sport di movimento perché era impossibile correre per più di 10 minuti ed avendo molto più tempo a disposizione, ho ripreso una mia vecchia passione: i #rottweiler. Ho messo su un #allevamento con l’intento di portare nel mio piccolo un miglioramento nella selezione di questa magnifica razza, partecipando a gare di bellezza nazionali ed internazionali. Più tardi ahimè, sempre a causa della malattia, ho dovuto abbandonare anche questa passione. La sclerosi multipla è una malattia degenerativa con un decorso non uniforme a tutti. Ormai io da anni non corro più e camminare è diventato faticoso.
Resto comunque un #combattente forte e positivo e ho fatto mio il motto di Dean Karnazes: “Corri quando puoi, cammina quando devi, striscia se serve; ma non mollare mai”. Nei limiti della mia malattia, voglio darmi nuove possibilità, ed oggi eccomi qui come #lanciatore #paralimpico. Dopo alcuni mesi di allenamento sono riuscito a raggiungere un buon risultato e, grazie alla FISPES e ai tecnici nazionali, ho vissuto il mio primo raduno con la Nazionale azzurra.
#Non #mollerò #mai, questa è l’unica cosa che posso promettere.
#oltremodoltre #fispesland #paraathletics #worldparaathletics #paraathlete #pluriability #sclerosimultipla #gettodelpeso #nonmolleròmai #combattente