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Mauro Tomasi: #maratonetaincarrozzina

Ho 52 anni e sono nato ad Ala (Trento) il 19 giugno. Nel 2000 ho avuto un #incidente in #moto che mi ha causato una lesione completa del plesso brachiale sinistro e la lesione dorsale completa d11. Da allora sono in #carrozzina. Sono un #triplegico, muovo solo il braccio destro. I primi 10 anni del dopo incidente li ho vissuti ad Ala. Nonostante la mia disabilità e superato il primo momento della fase incidente (durata 9 anni), sono riuscito ugualmente ad ottenere dei “grandi” risultati, sia nello sport che in generale. Dopo l’incidente pensavo che la mia vita fosse finita, che sarebbe andata via via spegnendosi, ma posso dirvi che mi sono sbagliato. Anzi #con #meno, ho #ottenuto di #più! Ed ora non farei neanche a cambio con la mia vita precedente perché la ritengo una #rinascita, una nuova vita. Questo è successo quando ho accettato quello che mi era successo, vedendolo non più come un evento negativo ma come una #possibilità #diversa di vivere la vita. L’input nel ricredere nella vita e nel voler vivere, che è diverso da sopravvivere, mi è venuto nel veder persone messe peggio di me (tetraplegici o persone con malattie degenerative) che erano ugualmente felici ed entusiasti di vivere. Qui vorrei soffermarmi per specificare una cosa che forse tanti sanno ma che è difficile da attualizzare. Ricordatevi che non è quello che dice o insegna una persona che può fare la differenza, ma è quello che ognuno di noi si chiede dentro di sé che può dare le risposte, solo allora “si capisce”. Proprio quando anch’io mi sono posto domande dentro di me, ho trovato le soluzioni ed è iniziato il #cambiamento. Allora veramente la mia vita è cambiata e mi si sono aperte porte e opportunità che prima non vedevo. Voglio citare una frase di Einstein che dice: “Il mondo cambia se tu cambi”.
Uno dei più importanti cambiamenti che ho fatto è stato il mio trasferimento presso la casa di riposo di Riva del Garda nel 2010. Ad un certo punto della mia vita mi sono chiesto se era giusto far portare la “mia croce” ai miei: l’incidente l’ho fatto io, non loro e ho pensato: “Non importa come sia una persona fisicamente, dove viva o cosa faccia, importa solo come vuole essere e vuole stare. La scelta è solo sua. Se vuole stare bene starà bene, se vuole stare male starà male”.
Questo trasferimento è stata la mia terza fase. A Riva del Garda è iniziata la mia fase sportiva di #maratoneta in #carrozzina, anche questa nata per caso, prima solamente per i suoi benefici fisici perché uscendo molto con la carrozzina manuale e muovendomi, sono riuscito a togliere completamente gli antidolorifici. Da lì in poi è stata una cosa progressiva che mi ha portato ad iscrivermi alla mia prima maratona nel 2012 e a continuare. Per me lo sport è molto importante, io mi sento un Maratoneta. Sono l’unico al mondo a fare #maratone con una carrozzina normale monoguida #spinta #da #un #braccio #solo. Non sono competitivo con nessuno, chiunque con due braccia arriverà prima di me, ma io ci sono ugualmente, faccio e posso testimoniare che lo sport è aperto a tutti indifferentemente da come sia la persona. Nel 2013 mi sono tesserato con la FIDAL, nel 2015 con la FISPES per il paralimpico, con la quale ho anche ottenuto la mia classificazione T51, e della quale sono fiero di fare parte. Nonostante la mia grande differenza con gli altri atleti, mi sono sentito sempre a mio agio, “in famiglia”. In 8 anni di sport ho portato a termine più di #50 #maratone ufficiali in Italia e all’estero e oltre #80 #ultramaratone in solitario non ufficiali da oltre 50 km, tutte dalle mie parti zona Alto Garda Trentino. Le due più lunghe sono state: una da 101 km di 26 ore continuate, partenza venerdì 14 giugno 2019 alle 5:13 e arrivo sabato 15 giugno alle 6:57. E una da 146 km in 33,5 ore continuate, partito venerdì 28 giugno ore 5:18 e arrivato sabato 29 giugno ore 14:47. Oltre allo sport che è la mia base di tutto, il mio apice della piramide, io faccio anche tanti incontri in scuole, serate sportive e incontri motivazionali. In queste occasioni racconto la mia esperienza di vita nelle mie tre fasi: il prima, il dopo incidente e i cambiamenti che ho avuto, dando anche gli strumenti che ho usato e uso tuttora. Raccontando e discutendo quello che mi è successo magari posso anch’io dare un #input #ad #altri, nello sport o nella vita in generale …. indifferentemente che uno sia disabile o normodotato e ricordando che non bisogna dare per scontato che sia la fine, magari è solo l’#inizio #di #qualcos’altro. E in questo momento sto attraversando una #nuova #fase: verso i primi di aprile 2020 ho contratto il #coronavirus, ma nonostante questo vado avanti e lo combatto positivamente. E sto portando avanti documentando anche questa fase. Dando anche questo input ad altri: #non #fermatevi, andate sempre avanti, #combattete #sempre!
Sul mio sito per chi vuole approfondire di più, ci sono molte altre info su di me e molti video sportivi e di incontri: http://www.maurotomasi.it/
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