08 aprile 2020

Lucas Fonzi: #empatia

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La parola #EMPATIA ci rappresenta tanto come famiglia sia nel percorso iniziale in cui abbiamo fatto l’#adozione sia nella storia di vita di Lucas. Lucas è nato il 31 dicembre del 2005 a Jequier in Brasile ed è arrivato da noi nel giorno del mio compleanno, il 16 maggio del 2006. Aveva quattro mesi e mezzo.
Lucas ci è arrivato come un #regalo stupendo e meraviglioso, come tutti i figli. Quando aveva tre anni ha cominciato a frequentare la scuola materna dove hanno scoperto una forma di #autismo molto accentuata. È stato difficile affrontare questa cosa non tanto come genitori quanto per quello che viveva lui, essendo entrati in un mondo di cui non avevamo mai sentito parlare. Da lì dopo varie diagnosi, abbiamo iniziato una #cura di psicoterapia e psicomotricità. Abbiamo provato anche con lo sport di gruppo dove però Lucas ha toccato con mano una profonda sofferenza nella mancanza di scambio nel gioco e nel dialogo con i compagnetti. Lo trovavamo sempre in un #angolo con una mano negli occhi e una nell’orecchio.
Poi abbiamo continuato a provare con calcio e basket, ma è stato un disastro. Nel corso del tempo poi la sua diagnosi si è trasformata in un disturbo lieve dello spettro autistico.
Lucas è molto #empatico, nel suo mondo e modo di essere, è capace di vivere quello che prova veramente. Questo lo rende più che speciale e lo è verso tutti, compresi gli altri due nostri figli Davide di 12 anni e Cecilia di 10.
Lui si è sempre descritto come un bravo #atleta perché gli piace #correre. Ha sempre detto che un giorno sarà il ragazzo più veloce del mondo. Dopo tantissimi tentativi falliti, ho trovato questa meravigliosa porta aperta dell’atletica paralimpica con la Scuola al Tre Fontane di Roma. Lui lì si sente accolto, felice, in gamba e ritorna a casa sempre con questa frase: “Mamma, lo sai che oggi ho detto al mio compagnetto che lui ce la farà perché io so quello che vuol dire quando uno pensa che non ce la può fare”. Lucas vede questo percorso come un modo per non essere diverso dagli altri, si sente vincente, uguale e alla pari.
In mezzo a tantissime difficoltà di rapporti dove oggi l’empatia emerge davvero poco, lui riesce a fare la differenza essendo questo bellissimo ragazzo empatico e meraviglioso verso maestri, professori, amici, parenti e noi familiari. Grazie Lucas.

Mamma Patricia, papà Corrado e i fratelli Davide e Cecilia
#scuolafispes paraatletica

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