24 novembre 2020

Alessia Refolo: #barbieclimber

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Sono nata l’11 luglio 1990 a Ivrea in provincia di Torino. Da piccolina sono sopravvissuta al #neuroblastoma, un #tumore infantile da cui nel mondo si salva solo un bambino su cinque, anche se ho pagato un prezzo molto alto perché i farmaci mi hanno danneggiato irrimediabilmente la vista. Sono #non #vedente, ma da sempre grazie anche al mio mantra preferito ‘Se vuoi, puoi’, non permetto a questo problema di limitarmi e mi impegno al massimo in tutto ciò che faccio in modo da raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo.
Cresciuta da due super genitori capaci di lasciarmi accelerare più che di frenarmi e, supportata da una sorella minore pronta in ogni circostanza a sperimentare con me cose nuove, ho trascorso le scuole elementari e medie nella cosiddetta normalità giocando con bambini dagli occhi perfetti. Talvolta gli insegnanti non comprendevano i bisogni di un’allieva cieca e capitava anche che alcuni compagni mi escludessero a causa della mia diversità, ma tra qualche pianto che tenevo nascosto per mostrarmi forte, gli amici sinceri non mi sono mai mancati.
Registrando ogni lezione sull’mp3, ho studiato molto per diplomarmi in ragioneria con un punteggio alto, e questa mia #tenacia nel voler #eccellere mi ha premiata permettendomi di vincere il bando di concorso per essere assunta alla banca Monte Paschi di Siena nella filiale della mia città.
La voglia di trasmettere messaggi positivi a persone di ogni età attorno a me, mi ha portata alla creazione del progetto ‘Se vuoi, puoi’, nato come hobby e trasformatosi ben presto in un secondo lavoro in seguito al numero sempre crescente di richieste di collaborazione da parte di enti di svariata natura. Tutto ciò mi riempie quotidianamente di grandi soddisfazioni, poiché tengo molto a diffondere il mio motto motivazionale, il più possibile, nel mondo.
Adoro i miei lavori perché ci sono sempre cose nuove da imparare e il rapporto di dialogo con le persone non smette mai di entusiasmarmi: nel primo mi ritrovo in ufficio alle prese con telefono e PC dotati di lettori di schermo, mentre nel secondo non mancano le sale conferenza in cui, microfono alla mano, motivo gli altri come quotidianamente faccio con me stessa.
Vivo da sola ed in casa riesco ad essere indipendente basandomi principalmente sull’ordine. Ho imparato a cucinare pietanze semplici, a fare le pulizie e le lavatrici usando l’acchiappacolore, che mi tranquillizza. Tengo molto al mio aspetto fisico, e mi piace vestire in modo elegante, cosicché da sempre memorizzo bene l’abbigliamento che acquisto in modo che i miei abbinamenti risultino ben fatti.
Mi riconosco nell’essere una ragazza solare, ottimista, sincera, determinata e molto attiva. Uscire con gli amici è il mio passatempo preferito che viene superato soltanto dallo #sport che adoro, come l’equitazione, la danza, l’acrobatica aerea, lo sci sulla neve ma soprattutto l’#arrampicata per la quale ho un grande talento. Quest’ultima passione mi ha condotta alla conquista del titolo di #campionessa #mondiale paralimpica di arrampicata sportiva, nel 2014 in Spagna, dove tesserata Cus Torino, ho avuto l’onore di salire sul gradino più alto del podio. In seguito ho voluto sfidare me stessa nella natura, scalando con la mia guida alpina una parete di roccia alta 300 metri, un monotiro a picco sul mare ed un altro sulle cascate di ghiaccio: esperienze uniche che dal caldo al freddo, mi hanno emozionata lasciandomi ricordi indimenticabili.
Barbie Climber è il soprannome che mi ha assegnato la mia prima allenatrice di scalata e personalmente lo trovo azzeccato poiché ho un fisico minuto; inoltre, tale nomignolo dà un tocco di femminilità a questo sport molto duro e faticoso ma per me elegante e aggraziato, due aggettivi in cui mi riconosco.
Ho scoperto di essere molto portata anche nello sci nautico dove automaticamente vengo chiamata Barbie Skier e credo sia stata la combinazione tra lago e sole, ad avermi aiutata a sopportare meglio l’intensità dei numerosi allenamenti estivi sul #monosci. Sostenuta dalla società Waterski Recetto, è stata questa seconda dote a spingermi un’altra volta nel mondo agonistico, facendomi vincere l’oro al campionato europeo paralimpico nello sci nautico nel 2018 in Francia.
La passione per la #corsa, scoperta solo di recente, mi ha permesso di iscrivermi al Gsh Sempione 82 ottenendo il doppio argento nel mezzofondo e il bronzo nella velocità ai Campionati Italiani Paralimpici di atletica leggera nel 2020, dove tra rivali molto forti, l’aver raggiunto il podio è stato per me un gran successo. Superando alcuni infortuni che hanno minacciato di abbattermi, con costanza e determinazione sono solita allenarmi in coppia sia su strada che su pista, lavorando sulla resistenza ed effettuando cambi di ritmo per migliorare. Trovo sia importante arrivare in finale ed in particolare al primo posto, infatti il mio obiettivo a breve termine riguarda proprio la conquista dell’oro ai Campionati Italiani di atletica leggera nel 2021, mentre come obiettivo a lungo termine, come penso ogni atleta, sogno una Paralimpiade da aggiungere al mio palmarés. In questi anni di sport ho imparato l’importanza del #lavoro di #gruppo, perché  è vero che nella vita i traguardi si possono raggiungere, ma è anche vero che non siamo mai soli nel riuscirci. Infatti, attorno a me si è formato nel tempo un team non da poco, composto da società, sponsor, allenatori, guide in gara, compagni paralimpici di squadra, accompagnatori, amici e la mia indispensabile famiglia.
Penso sia la mia grande forza di volontà a portarmi ad avere successo, tanto che grazie alle mie sfide personali affrontate a testa alta e ai miei obiettivi raggiunti, sono stata scelta dalla casa editrice Hever per scrivere il mio primo romanzo autobiografico intitolato: “Se vuoi, puoi. Una vita al di là del buio.”. La pubblicazione del libro, avvenuta nel 2019 in prossimità del Salone Internazionale Del Libro, ha rappresentato per me una vittoria personale a quello che è stato il mio Campionato Letterario, poiché la soddisfazione del risultato finale, è stata preceduta dalla fatica di mettere su carta la mia storia evidenziando sì le gioie ma anche le difficoltà che in una vita a occhi chiusi, beh…sono tante.

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